Messa in sicurezza d’emergenza e identificazione a seguito di olio spill presso il pontile Nato – Augusta

Messa in sicurezza d’emergenza e identificazione a seguito di olio spill presso il pontile Nato – Augusta

Località

Pontile NATO, Augusta (SR)

I dati

Tipologia di servizio:
progettazione definitiva ed esecutiva, coordinamento dell’attività di indagine e coordinamento della sicurezza

Periodo di progettazione:
2019

Dati tecnici

Sviluppo lineare:
1,2 km

OBIETTIVI per lo Sviluppo Sostenibile | AGENDA ONU 2030

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Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.

Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico

Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile

Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

A seguito di un rinvenimento da parte dell’ARPA Siracusa di idrocarburi in sospensione nello specchio d’acqua antistante il pontile NATO in uso alla Marina Militare nella rada di Augusta, OWAC si è occupata di svolgere le seguenti attività:

  • verifica dell’integrità delle tubazioni di collegamento tra l’area di stoccaggio e i pontili (distanti tra loro circa 1.200 metri) in cui vengono effettuate le operazioni di carico/scarico del DFM/JP5. Le attività di ispezione sono state condotte sia fuori terra che in luoghi confinati (gallerie), impiegando tutti i dispositivi di sicurezza previsti per ambienti a rischio di esalazione (autorespiratori, rilevatori gas, etc.);
  • campionamento e analisi dei reflui liquidi riscontrati in galleria ed in sospensione nei pozzetti prossimi allo scarico a mare delle acque meteoriche;
  • definizione della metodologia di indagine (tipologia di analiti, numero dei campioni e modalità di analisi) per determinare la provenienza degli idrocarburi sversati per confronto con rilievi condotti da ARPA;
  • messa in sicurezza attraverso il sezionamento dei serbatoi di stoccaggio e svuotamento delle tubazioni nelle quali è stata rinvenuta la perdita;
  • asportazione e smaltimento del refluo liquido presente nei luoghi confinati;
  • campionamento nell’area dei pontili e verifica analitica della non sussistenza di contaminazione idrocarburica.